il miele
la cera
Le nostre arnie si trovano tutte tra la Carnia e le isole della laguna di Venezia, attraversando le sponde del Tagliamento e i Colli Orientali. Questo permette alle api di bottinare diverse fioriture e noi possiamo così raccogliere un’ampia varietà di miele, a seconda della posizione e dell’altitudine in cui si trovano gli alveari.

Le qualità del nostro miele rappresentano l'unicità di questi territori e delle fioriture che li caratterizzano.
Dal miele di laguna prodotto nelle barene, raccogliamo il miele di acacia, limpido e delicato; il millefiori, che presenta una numerosa varietà di nettari e pollini; il miele di tiglio, profumato e intenso e quello di castagno, dal sapore più amaro e marcato, per poi arrivare al miele di montagna, come il rododendro e il millefiori d’alta quota.
Oltre a queste varietà pure di miele, in laboratorio prepariamo alcuni composti: (il miele balsamico, perfetto per combattere tosse e raffreddore; il luna di miele, un ricchissimo ricostituente a base di miele, polline, pappa reale e propolis; il sonni sereni, rilassante con le sue note di lavanda; il venamel, ottimo per contrastare problemi venosi ed infine il nostro miele d'acacia con le gemme di pino mugo, balsamico).
Un'altra nostra specialità sono i vasetti d'acacia con l'aggiunta di frutta secca (mandorle, noci e nocciole) da abbinare per esempio allo yoghurt o alla ricotta fresca.

La lavorazione del miele e' rimasta negli anni il più possibile artigianale. Il miele viene centrifugato a freddo, filtrato, lasciato decantare e infine invasettato ed etichettato manualmente.



Durante la fase di smielatura, recuperiamo dai telaini la cera d'opercolo. Questa è la cera più pura e pregiata e si caratterizza per un colore dorato, brillante e per un delicato profumo di miele.
Nel nostro laboratorio la utilizziamo per creare candele e cera protettiva per mobili, ma è anche alla base di molti dei nostri cosmetici.


La propoli è una sostanza resinosa e balsamica che le api raccolgono sulle gemme e sulla corteccia di alcuni alberi come pini, abeti, larici e querce.
Dopo averla rielaborata con i loro speciali enzimi, viene utilizzata all'interno dell'alveare per diversi scopi: protettivo, quindi per tappare eventuali fessure dalle quali potrebbero entrare intrusi o correnti d'aria; antibatterico, ossia per imbalsamare animali che si sono intrufolati nell'arnia e che le api non riuscirebbero a trasportare all'esterno. Mummificandoli, interrompono con questa resina il processo di putrefazione che comprometterebbe la salute dell'intera colonia.
La propoli viene raccolta raschiando le pareti dell'arnia con palette e spazzole ed è un altro prodotto sorprendente delle api, per le sue proprietà antibatteriche, antisettiche, fungicide e cicatrizzanti.
Viene disciolta in soluzione alcolica o glicolica, e pura è utilizzata per mal di gola, tosse, afte o per rimarginare piccole ferite, ma e' anche l'ingrediente per molti nostri cosmetici, per le caramelle e per i nostri composti speciali di miele.
il polline
Il polline è una polvere che le api raccolgono sui fiori e che presenta sfumature di colore che vanno dal giallo al nero.
Le api bottinatrici, per trasportarlo dai fiori all'arnia, prima spazzolano e impastano i granelli di polline con saliva e nettare, e poi trasferiscono queste palline umide dentro particolari cestelli presenti sulle loro zampe posteriori.
Una volta immagazzinato nell'arnia in celle apposite, il polline rappresenta la fonte proteica nell'alimentazione delle api e grazie alla sua ricca composizione, viene usato dall'uomo come integratore naturale.
Viene consumato da solo, 1-2 cucchiaini al mattino a digiuno, oppure mescolato a yoghurt, succo d'arancia o acqua, a temperatura ambiente, e per il periodo di un mese, preferibilmente durante i cambi di stagione.


la propoli
la pappa reale
La pappa reale viene prodotta dalle api operaie come secrezione delle ghiandole e serve per nutrire tutte le larve nei primi tre giorni di vita. Mentre però le larve che diventeranno api operaie e fuchi passano ad un'alimentazione di miele e polline, quella che invece sarà l'ape regina continuerà ad essere nutrita esclusivamente con la pappa reale, per tutta la sua vita. E' questa speciale alimentazione che determina l'unicità dell'ape regina all'interno di un alveare.
La sua ricchissima composizione, la rende un perfetto ricostituente e stimolante per adulti e bambini: tra i suoi tanti benefici, l'assunzione di pappa reale è di sostegno nei periodi di studio e di attività sportiva intensa, migliora il tono dell'umore, risveglia l'appetito in bambini e anziani.
Si consiglia una dose giornaliera pari ad una palettina, pura o amalgamata al miele, da lasciare sciogliere sotto la lingua la mattina a digiuno. La cura va ripetuta 2 volte l'anno per il periodo di 30 giorni, preferibilmente in primavera e autunno.
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